Cassa integrazione, cosa prevede il dl Rilancio. Nove settimane divise in due blocchi per evitare di ‘impegnare’ tutti i fondi a disposizione.
Con il dl Rilancio cambia anche la Cassa integrazione, finita nel calderone delle polemiche per i ritardi che hanno caratterizzato i pagamenti. L’iter del Cura Italia si è dimostrato inadeguate, lento, macchinoso, troppo burocratico e con troppi attori con un ruolo attivo. Con il nuovo decreto le cose cambiano nella speranza di stringere i tempi.
Gli investimenti nel dl Rilancio per la cassa integrazione
La cassa integrazione per imprese e lavoratori per l’emergenza coronavirus viene prorogata per altre nove settimane, con un investimento di quindici miliardi. In questo modo la Cassa resta attiva fino alla metà del mese di agosto.
Nove settimane divise in due blocchi
Le prossime nove settimane, per evitare di esaurire i fondi a disposizione, saranno divisi in due periodi, il primo di cinque settimane e il secondo di quattro. Lo scopo è quello di gestire in maniera più oculata le risorse a disposizione. Le aziende infatti chiedono la cassa integrazione per tutto il periodo a disposizione, poi rinunciano all’aiuto nel momento della ripartenza dell’attività. adesso si potrà fare richiesta per le prime cinque settimane. Chi ne dovesse avere bisogno avanzerà la richiesta anche per il secondo periodo.
Cassa integrazione, i tempi per i pagamenti
Il nodo principale è quello dei tempi, che devono essere brevi. Con il dl Rilancio per la cassa in deroga si dovrebbe procedere con la richiesta direttamente all’Inps, quindi senza passare per le Regioni. Inoltre l’Istituto anticiperà il 40% della somma richiesta.
Scarica QUI il testo del Decreto Cura Italia per conoscere le norme a sostegno delle famiglie e delle imprese.